
UDU: studenti dell’Università di Modena non vogliono tornare in presenza
Lo ha fatto sapere in una nota esecutiva l’Unione Universitaria – UDU Modena e Reggio Emilia. L’Ateneo non avrebbe contattato l’UDU per un corretto confronto sulla scelta di tenere la sessione d’esami estiva in presenza. Presentata una mozione approvata dalla Conferenza degli Studenti, è partita anche una petizione che ha già raccolto 2.500 adesioni in meno di 24 ore.
La nota dell’UDU
Per l’UDU Modena e Reggio Emilia, la decisione di tornare in presenza per gli esami estivi è stata “incauta e affrettata, calata dall’alto, che ci ha visto subito mobilitati per cercare chiarezza e proporre una soluzione differente. Rientrare in presenza con così scarso preavviso, dopo aver sostenuto per mesi che gli esami sarebbero stati svolti a distanza, genera inevitabilmente una situazione di profonda incertezza e difficoltà per migliaia di studenti del nostro Ateneo, specialmente tra i fuori-sede”.
L’UDU ha voluto sottolineare, in special modo, i problemi di natura logistica legati a un rientro repentino, anche solamente legato agli esami.
“Basti pensare a quali ostacoli economici e organizzativi comporterebbe il dover sostenere un viaggio spesso molto lungo e costoso con mezzi di trasporto a capacità dimezzata, nonché la necessità di trovare in pochissimo tempo e per così pochi giorni un alloggio in città. Già questo palesa come questa decisione sia ingiusta e discriminante”.
Linee guida comuni
Contestata anche la mancanza di linee guida comuni per quanto riguarda le modalità di scelta per gli studenti tra presenza e online. Come sottolineato dall’UDU stessa, già da tempo l’Ateneo avrebbe pubblicato le date di molti esami e confermata la modalità a distanza. Preoccupa inoltre la situazione sanitaria, legata alla sanificazione degli ambienti ma anche a un possibile ritorno in zona arancione o rossa. Questo potrebbe compromettere il corretto svolgimento degli esami.
“Queste e altre preoccupazioni sono contenute nella mozione che abbiamo presentato e approvato in Conferenza degli Studenti. Grazie alla quale questa decisione così avventata potrà essere discussa negli organi maggiori. In vista della riunione del Senato Accademico abbiamo fatto partire una petizione per sostenere le nostre ragioni. In meno di 24 ore abbiamo già avuto l’adesione di 2500 studenti e studentesse. Continueremo a lavorare finché non avremo risposte e risultati soddisfacenti per tutta la comunità studentesca” conclude l’UDU.