
Ritorno in presenza nell’era del Covid (e dei vaccini)
L’inizio dell’anno accademico è alle porte, così come il ritorno in presenza delle nostre attività. Ufficialmente è fissato per il 1° ottobre, anche se ogni ateneo decide in autonomia quando effettivamente far ricominciare i corsi. Quest’anno, a differenza dell’anno scorso, abbiamo un arma in più per difenderci dal Coronavirus: i vaccini. Ecco quindi che il ritorno in presenza diventa più fattibile e quantomai necessario. Dopo aver chiarito una volta per tutte che il diritto allo studio sarà comunque garantito, vediamo insieme come non farsi trovare impreparati quando i corsi ricominceranno.
Non dimenticare il tuo Green Pass
Tra comunicati ufficiali e interviste, sappiamo che l’unico modo per poter frequentare in presenza è possedere il Green Pass. La certificazione verde sarà dunque richiesta per tutte le attività in presenza: lezioni, esami, laboratori, tirocini e simili. Fare il vaccino non è l’unico modo con cui potrai ricevere la certificazione: puoi riceverlo dopo essere guarito dal Covid o dopo aver effettuato un tampone. Quest’ultimo, con le nuove direttive, non supererà il prezzo di 15 euro e può essere fatto comodamente anche in farmacia. I risultati non richiedono lunghi tempi di attesa: basteranno infatti dai 10 ai 30 minuti.
Ricordati, dunque, di scaricare la certificazione sul tuo smartphone o produrne in alternativa una versione cartacea, col codice QR leggibile.
Prenota il tuo posto
Negli atenei, nonostante le pressioni dei Rettori, vige ancora l’obbligo del distanziamento sociale. Il Cts, infatti, invita a mantenere il rispetto del distanziamento come forma di prevenzione, oltre che di prudenza, nei confronti della malattia da Coronavirus. Ciò implica che il ritorno in presenza, negli atenei, non potrà superare il 75% degli studenti. Per i corsi e i laboratori in cui il distanziamento potrà essere garantito non dovrebbero esserci particolari problemi. Per quelli con una presenza normalmente più elevata scatta quindi la prenotazione. È molto probabile che, per prenotare il proprio posto, le piattaforme richiederanno il Green Pass o, comunque, un controllo successivo in Ateneo.
Cosa succede se non ho il Green Pass?
Presentarsi in università senza Green Pass potrebbe comportare l’allontanamento dall’ateneo e una sanzione economica. Quest’ultima dovrebbe avere un importo tra i 400 e i 1000 euro. Lo ha precisato la Ministra Messa al Corriere della Sera. Per gli studenti i controlli verranno effettuati a campione. Se il tuo ateneo è piccolo, è molto probabile che i controlli verranno fatti all’ingresso. Gli atenei più grandi si stanno invece attivando con delle piattaforme.
E se rimango fuori?
Nessun problema. Come riportato qualche giorno fa, il Diritto allo Studio sarà garantito a tutti gli studenti. Se non puoi o non vuoi vaccinarti, o non ti è possibile frequentare per una qualsiasi altra ragione, la modalità mista sarà garantita. Quest’ultima, così come le misure previste dal Cts, saranno seguite e garantite fino al 31 dicembre 2021, data in cui terminerà l’attuale stato di emergenza. Ciò non toglie che, nel caso la situazione dovesse aggravarsi (o risultare statica), lo stato di emergenza potrà essere promulgato.
Ora non ti resta che organizzare il tuo personale ritorno in ateneo in sicurezza. Ma se hai altre domande non esitare a scriverci! E ricorda che per informazioni più specifiche di chiedere direttamente al tuo Dipartimento.