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Economie Immateriali

Il polo delle Economie Immateriali all’Università di Siena

L’Università di Siena, insieme al Comune di Arezzo, dà vita ad un progetto innovativo che può attirare i neodiplomati verso una specializzazione nuova ed al passo coi tempi. Si tratta del Polo di Formazione delle Economie Immateriali.

Il nostro “mondo della vita”, come i filosofi chiamano l’insieme di “tutte le esperienze e tutti i vissuti possibili” dell’universo umano, si è andato “moltiplicando”, nel tempo, in quantità e in qualità di oggetti, appunto, d’esperienza. Oggi le nostre esistenze sono, in un certo senso, “divise in due”, tra mondo naturale e mondo digitale. Quindi abbiamo degli “strumenti” in più per capire quanto siano “reali” i beni immateriali. Essi, peraltro, sono sempre esistiti. La storia del diritto ci aiuta a comprendere le tante questioni nate per il riconoscimento giuridico dei beni non-materiali. Nell’alveo di questi ultimi sono comprese, ad esempio, le creazioni intellettuali. Non solo quelle artistiche, come un’opera letteraria o scientifica, o un brano musicale. Sono beni immateriali anche le nuove funzioni tecnologiche di un elettrodomestico o di un’auto, oppure le nuove strategie di marketing di un’azienda. La pubblicazione, la brevettazione o semplicemente l’uso di queste creazioni dell’ingegno umano, sono regolati da leggi, proprio perché tali creazioni costituiscono dei beni in tutto e per tutto. Questo mondo particolare è proposto da UniSiena ai ragazzi che studieranno diritto. 

La sede del nuovo polo

Il “Polo di Formazione delle Economie Immateriali”, come si è chiarito, costituisce una specializzazione curricolare dei percorsi giuridici dell’ateneo senese. L’Università di Siena ha scelto, in collaborazione col Comune di Arezzo, una sede storica e suggestiva per dar vita al progetto del “Polo”. Siamo appunto in territorio aretino, nel Palazzo di via Pellicceria, ex sede della Scuola Chiarini. A gestire gli spazi saranno la Fondazione Arezzo Comunità e la Fondazione Arezzo Intour, oltre al Dipartimento di Giurisprudenza di UniSiena. 

Gli obiettivi del polo delle Economie Immateriali

La ex Scuola Chiarini rappresenterà un laboratorio permanente per le economie immateriali. Le attività didattiche del Polo di via Pellicceria saranno focalizzate su artigianato artistico aretino, promozione turistica della città e del suo paesaggio, beni culturali e terzo settore. Un piano dell’ex scuola ospiterà i costumi della Giostra del Saracino, il torneo equestre che si tiene due volte l’anno ad Arezzo, a giugno e a settembre. La rievocazione dell’evento – di origini medievali – rappresenta uno dei momenti più intensi della vita socio-culturale aretina, e il contatto con tale mondo, con l’artigianato dei costumi e con l’universo delle tradizioni, consentirà agli studenti di immergersi nella straordinaria “concretezza” dell’economia culturale di una delle regioni d’Italia più ricche di storia.