
Antropologia, Religioni e Civiltà Orientali: a Bologna il corso di laurea
In una delle Università più antiche del mondo è attivo ormai da molti anni il percorso formativo in “Antropologia, Religioni e Civiltà Orientali”. Un’offerta culturale all’insegna dell’ “alterità” e del “plurale”.
È ormai una “svolta” obbligata, una “curva” da affrontare, nell’ambito degli studi filosofici, quella che ci discosta un attimo dalla tradizione occidentale e ci consente di “affacciarci” sull’Oriente. In un mondo, cioè, globalizzato e multiculturale anche gli studenti di Filosofia, oltre che quelli di Antropologia – già formati a questo habitus – sono chiamati ad approfondire interrogativi e tematiche che li conducano (anche per una volta sola) al di fuori dei confini culturali europei. Oggi l’offerta formativa lo consente sempre di più. Ma molti ragazzi già compiono una opzione preferenziale per le culture del Medio e dell’Estremo Oriente, sentendo di appartenere a tale “mondo” concettuale più che all’universo del pensiero e della logica che parte dall’esperienza classica greca e prosegue poi col cristianesimo europeo. Per fortuna l’Università consente di compiere una scelta.
Gli obiettivi formativi del Corso di Laurea in Antropologia, Religioni e Civiltà Orientali
Il corso dell’Alma Mater Studiorum del capoluogo emiliano si propone, come detto, di offrire una formazione scientifica e professionale che risponda alle sfide di un mondo multiculturale e multireligioso. Studi di Antropologia, Scienze Religiose, Orientalistica, rendono gli studenti capaci di muoversi con facilità in una realtà che spesso porta lontano e chiama i giovani a spendere le proprie professionalità in universi fondati su tradizioni, visioni del mondo e immaginari collettivi assolutamente “altri” dal nostro.
La desinenza in –i
La “pluralità”, che è evidente già nella dicitura che definisce il corso di laurea, è una delle cifre che caratterizzano il tenore culturale dell’intero percorso universitario. “Le” religioni, “le” civiltà. Ma non è soltanto un discorso di apertura mentale. Tra i motivi per iscriversi al Corso che l’Università di Bologna presenta ai giovani diplomati, c’è la stessa realtà politico-economico-commerciale del nostro tempo. Il percorso di “Antropologia, Religioni e Civiltà Orientali” consente, ad esempio, di conoscere le culture di paesi come India e Cina «i cui mercati stanno condizionando i nostri stili di vita» (dalla presentazione del corso di UniBo). Inoltre l’offerta formativa prepara a ruoli quali quello di operatore interculturale, rendendo accessibili ruoli professionali in ONG, ONLUS e imprese attive sui mercati orientali.