
Storia delle università telematiche, quando e perché sono nati i colossi dell’e-learning
L’emergenza Covid ha stravolto, in meglio o in peggio staremo a vedere, il flusso ordinario degli eventi di ogni settore. Grandi cambiamenti, oltre che nell’ambito del lavoro – “compensato” con la formula dello smartworking – sono avvenuti in quello della didattica e della formazione, rendendo scuole e università sempre più “telematiche”. Tuttavia, come risaputo, quello dell’università telematica è un concetto a sé stante rispetto a quello di università tradizionale, che si distingue per le sue caratteristiche peculiari e anche per la sua storia.
Le università telematiche sono enti universitari riconosciuti dal MIUR, la cui didattica è basata sull’e-learning: le lezioni si svolgono prevalentemente online e i materiali relativi all’insegnamento sono disponibili h24 sulla piattaforma dell’università a cui ogni iscritto ha accesso. Esse sono nate principalmente per fornire una didattica flessibile, all’avanguardia e compatibile con diverse necessità, come quelle degli studenti-lavoratori, che non intendono rinunciare all’alta formazione pur avendo già un impiego. La nascita di questi atenei è dunque frutto della sempre più forte rete virtuale che avvolge tutto il pianeta da due decenni a questa parte: in Italia sono state istituite con il decreto del 17 aprile 2003 dall’allora Ministro dell’Istruzione dell’Università e della Ricerca Letizia Moratti. Così, nel marzo 2004 – come riporta unitelematiche.it – nacque l’Università Guglielmo Marconi – la prima telematica Italiana in ordine cronologico – con sede a Roma. Il 7 maggio dello stesso anno nacque, sempre a Roma, l’Università Telematica TELMA, che dal 2010 ha assunto la denominazione di Unitelma Sapienza, tramite accordi con La Sapienza di Roma.
Da qui in poi – a seguito di una sempre più crescente richiesta da parte degli studenti di tutta Italia – abbiamo assistito ad una vera e propria globalizzazione degli atenei telematici, che ha indubbiamente contribuito alla rivoluzione didattica che nel 2006 coinvolse tutto lo stivale. Tra le università telematiche sorte in questo periodo, ad oggi fiore all’occhiello del settore, c’è l’Università Telematica Pegaso, fondata il 20 aprile 2006, con sede a Napoli, che dal 2010 al 2019 ha visto una crescita di iscritti del 547%. Direttamente proporzionale all’incremento degli atenei sul territorio, infatti, è stato il numero degli studenti che ne ha colto il potenziale. Secondo la testata Adnkronos, il numero di studenti iscritti agli atenei virtuali nell’anno accademico 2010/2011, era inferiore a 40.000: nell’anno 2017/2018, invece, è stata raggiunta la soglia dei 93.000 iscritti. Un risultato significativo, che fa registrare nell’università telematica una soluzione efficace alle esigenze di un presente sempre più frenetico e diffuso, nel quale però c’è ancora spazio per i sogni e l’ambizione.